Federchimica, Farmindustria e tutte le Organizzazioni Sindacali di settore, Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec, Ugl Chimici, Failc-Confail, Fialc-Cisal, nella serata di oggi a Roma, sottoscriveranno formalmente il nuovo testo del Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) per gli addetti all’industria chimica, chimico-farmaceutica, delle fibre chimiche e dei settori abrasivi, lubrificanti e GPL.
Il CCNL, che era stato rinnovato lo scorso 15 ottobre 2015, riguarda oltre 180.000 lavoratori e più di 3.000 imprese.
Alcuni temi caratterizzano il nuovo contratto.
Per la parte economica:
- Significativo recupero del delta inflattivo del contratto precedente anche attraverso la scelta condivisa di non prevedere oneri economici per le imprese nel 2016 e di abolire il Premio presenza annuo.
- Verifica ex post degli scostamenti tra inflazione programmata e reale.
- Abolizione di una indennità contrattuale aggiuntiva corrispondente alla retribuzione di una giornata lavorativa per finanziare iniziative di Welfare contrattuale.
Per il miglioramento della produttività, occupabilità, flessibilità, esigibilità:
- Valorizzazione della contrattazione aziendale.
- Semplificazione del testo contrattuale.
- Promozione di un metodo partecipativo di confronto e formazione.
Il modello chimico-farmaceutico di relazioni industriali ha, da sempre, dato prova della capacità di realizzare scelte socialmente responsabili e di promuovere cultura. Scelte in grado, al contempo, di sostenere la competitività e l’occupazione e di favorire lo sviluppo del Welfare contrattuale.
Gli strumenti per agevolare il raggiungimento di questi obiettivi sono: la formazione e un metodo di confronto partecipativo negli Osservatori aziendali. Proprio in questi ambiti non negoziali sono state realizzate le più significative scelte contrattuali della categoria. E si è consolidato un principio vincente per la negoziazione, cioè partire da una conoscenza condivisa come base per relazioni industriali efficaci e costruttive.
Assolutamente innovativa nel panorama contrattuale è la previsione di un modulo formativo obbligatorio per gli attori sociali aziendali, in particolare per le Rappresentanze Sindacali (RSU).
Il Presidente di Federchimica Cesare Puccioni ha evidenziato che: “questo rinnovo contrattuale conferma la capacità del sistema settoriale di Relazioni industriali di innovare, di guardare e di essere “avanti”, di cogliere in anticipo le esigenze per sostenere competitività e occupazione e valorizzare una contrattazione aziendale virtuosa e effettivamente correlata con la produttività e la redditività delle imprese. Un Accordo che conferma la solidità e la validità di questo sistema che, attraverso il CCNL, ha anche l’obiettivo di preparare e di indirizzare le Parti sociali aziendali verso sfide e confronti innovativi e responsabili”.
“Firmiamo un contratto - ha precisato Massimo Scaccabarozzi, Presidente di Farmindustria - che valorizzala negoziazione aziendalee consente il recupero di una significativa percentuale del cosiddetto “delta inflattivo” del CCNL precedente. Le imprese farmaceutiche, per restare competitive nel mercato globale e garantire occupazione qualificata nel nostro Paese, hanno necessità di proseguire nell’individuazione di nuove soluzioni contrattuali e organizzative improntate alla flessibilità. Solo con un modello di relazioni industriali in grado di crescere, aperto al confronto, si potrà continuare a perseguire questi obiettivi”.
Secondo Luigi Mansi, Vicepresidente Federchimica per le Relazioni Industriali:
“La forza della categoria va ricondotta a un rapporto tra le Parti costruito e consolidato negli anni, fondato su una metodologia di confronto continuo ed incentrato sulla ricerca, con molto pragmatismo e realismo, di soluzioni utili ed equilibrate. Partecipazione, Formazione, Semplificazione, Flessibilità, Responsabilità Sociale e Compatibilità Economica sono i capitoli centrali di un rinnovo contrattuale realizzato nel segno della innovazione e della continuità”.
“Il CCNL potrà continuare ad essere un essenziale punto di riferimento per le aziende, ha sottolineato Antonio Messina, Delegato per le Relazioni Industriali di Farmindustria, se si saprà evolvere ed aggiornare per diventare uno strumento capace di raccogliere le sfide della competizione dei mercati globali. Chiarezza delle regole, esigibilità delle stesse a tutti i livelli, contrattazione aziendale effettivamente correlata alla produttività/redditività e formazione delle Parti sociali sui temi contrattuali, sono i driver di crescita sui quali bisognerà continuare a misurarsi”.